Storia del recupero di un mobile…

Fino a pochi mesi fa una delle mie passioni più stravaganti era girovagare per i mercatini dell’usato domenicali alla ricerca di oggetti particolari, inusuali e soprattutto ad un giusto prezzo… Mi piace contrattare, conoscere la storia dell’oggetto che sto per acquistare, anche se non fosse vera non  importa mi aiuta a volare con la fantasia in epoche passate….

Cosa cerco o cosa mi attrae di più?

Possibilmente un oggetto o elemento d’arredo da risistemare… da rendere mio… o che sento mio fin dal primo instante… qui solo le donne possono capirmi… (a me capita con i mobili, a molte altre con i vestiti o le scarpe…).

Rientro a casa con arnesi che a molte persone potrebbero sembrare cose inutili… per me invece sono dei  veri tesori…. Ve ne cito qualcuno per non dilungarmi troppo…

Scarpe da gangster appartenute al Conte Cotta o set di piatti a forma di pesce rosa oppure ancora borse da dottore, ma il massimo l’ho raggiunto con la testa di un cavallo in gesso… Mio marito non voleva farlo entrare in casa… invece con il tempo l’ha anche Soprannominato Ombromanto.

Poi abbiamo scoperto essere niente di meno che la copia fedele dei cavalli del carro della luna, condotto da Selene ancora presenti sul Frontone orientale del Partenone in Grecia… Probabilmente però il mio cavallo arriva dagli studios di a San Giorgio Canavese…

Scopo dei miei ultimi viaggi? La ricerca di un mobile da utilizzare in Auberge per gli scarponcini dei nostri Clienti camminatori o pellegrini… visto però che le ricerche sono state infruttuose…. questa volta è venuto in aiuto papà, memore di avere  un fienile in montagna pieno di vecchi mobili e cianfrusagliate…

Immaginate il mio stupore dopo aver aperto la porta del paradiso… (a dire il vero è una catapecchia in fase di caduta accidentale e improvvisa)… ammucchiati sotto e sopra, nel  fieno e in parte in ammollo nell’acqua di disgelo della neve,  sono sbucati mobili, tavoli, cassettone, sedie… wow!! Che bottino e per di più a costo zero!! fu così che mobile e qualche altro oggetto venne caricato sul nostro mezzo e portato in officina per le dovute cure… Quale officina??? Noi non abbiamo un officina vero? (mi ricorda mio marito) Vero ma a volte ci si ingegna…

Fu così che la prima scelta di riammodernamento cadde sul mobile…

Cercavo un progetto originale per il recupero, senza stravolgere di per se la struttura e di non troppo difficile esecuzione considerato che non siamo falegnami…di per se il mobile era in buono stato di conservazione, non era tarlato e porte e cassetti si aprivano e chiudevano bene!!

Una buona lavata con acqua e sapone, una decisa igienizzata con alcool, e viaaa!

Premetto che abbiamo utilizzato il più possibile tutto quello che avevamo già a disposizione a livello di vernici varie e colori per disegnare.. Primo per non sprecare, secondo perché non era già più possibile reperire velocemente il materiale.

Ecco il procedimento che abbiamo attuato

In primis eliminati porte e cassetti, poi due mani di vernice bianca all’acqua per evitare di dover utilizzare troppo giallo (in quanto è un colore che in genere non è molto coprente)e poi via di giallo…

Naturalmente con intervalli tra una mano e l’altra per lasciare asciugare…

Dimenticavo, l’esterno è stato colorato di nero, per non mescolare troppi colori diversi e dare assoluto risalto all’interno .

La parte più difficile è stata il disegno interno al mobile e, per l’esattezza, abbiamo riprodotto a quattro mani su carta velina di grandi dimensioni  fiori e rami e poi ritagliato e copiato con carta carbone gli stessi sul legno… Cercando di dare un senso all’albero della magnolia con ramo e fiorescenze che sbocciano da una porta all’altra…

Perché la magnolia? Abbiamo voluto fermare nel tempo la splendida fioritura dell’albero che abbiamo nel giardino dell’Auberge… così potremo godercela anche nei mesi freddi…

Altro step? Colorare rami e fiori e infine una mano di protettivo..

Il risultato finale ha dell’incredibile.. soprattutto quando si aprono le porte…

Tutto ciò è stato possibile grazie alla passione e alla pazienza di mio marito che accorre sempre in mio aiuto e che mi infonde sicurezza anche nei momenti più complicati.

Un aneddoto: l’acquisto della testa di cavallo ha creato tra i nostri amici stupore e curiosità a tal punto che abbiamo organizzato un party in onore di “Ombromanto” con dress code… Vi lasciamo immaginare…

Quale ricetta migliore abbinata a questo mobile? Le nostre margherite di pasta frolla e marmellata.

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